Appartamento Verona


Nel cuore del centro storico di Verona il progetto elegante e “naturale” di un attico firmato Michele

Perlini. Il fascino di un palazzo d’epoca, dall’animo contemporaneo.

Progetto di Michele Perlini

Michele Perlini, architetto e designer noto per la sua predilezione al bello, alla ricerca maniacale

dei dettagli e all’utilizzo di materiali naturali, esprime attraverso il suo solito mood la purezza di

linee fresche e contemporanee.

La ricerca, dice Michele Perlini, parte da un lavoro di sottrazione e semplificazione per arrivare

all’essenza. Risale al XIII secolo l’epoca di costruzione del palazzo. Lo hanno abitato celebri

famiglie del tempo, a partire dai Dal Verme, fu poi dei Gattamelata, dei Da Monte, per poi passare

in eredità alla famiglia Maffei, dove morì nel 1755 il marchese Scipione letterato e scienziato di

fama mondiale.

Già dall’ingresso si viene assorbiti da una sensazione di pace e armonia, un benessere sensoriale

acquisito grazie al sapiente uso di materiali, luci e colorazioni. Spazi disciplinati, privi di

interruzioni, con colori neutri e ariosi, che diventano il contenitore perfetto per arredi, opere d’arte e

pezzi di design.

In questi 350 metri quadri di linee dritte, razionali, si innesta l’elegante armonia di forme, la cura

dei dettagli e i materiali naturali, espressa da una selezione di arredi decisamente raffinata.

L’involucro dell’edificio è stato ristrutturato utilizzando un particolare mix di polveri minerali e

isolamenti fibrosi per la copertura, abbinato a un impianto di VMC che regola l’umidità

dell’ambiente per un benessere termo igrometrico ottimale.

Sono stati stravolti completamente gli spazi rispetto la vecchia distribuzione spiega Michele Perlini,

spostando la cucina in un ambiente più grande open space verso la sala da pranzo. La zona living a

doppia altezza è il punto focale della casa, il vano sociale dedicato alla convivialità per ospitare gli

amici in occasione delle feste. Protagonista la grande parete con caminetto e legnaia su disegno,

come gli arredi handmade, un esempio la grande madia in legno bianco di fronte al celebre tavolo in

marmo.

Bianco il colore scelto per le pareti e delicate le poche sfumature previste per alcune zone di

passaggio. Luci a scomparsa e lampade di design creano scenari luminosi che alternano effetti di

luce soft e d’ambiente studiate per le diverse occasioni domestiche.

Dalla hall d’ingresso, il baricentro distributivo della casa, si diramano le zone di passaggio verso le

camere dei figli, degli ospiti,gli spazi di servizio, la zona living, la torretta panoramica e il blocco

padronale.

La zona dedicata alla coppia di casa è funzionale e studiata per catturare la luce nelle diverse ore

della giornata. Porte a filo muro ne nascondono l’esistenza lungo i corridoi, che come all’ingresso

dell’appartamento riprende le finiture all white dell’attico. A dividere il grande bagno rivestito in

travertino naturale di fianco alla cabina armadio e studio, la mini-SPA privata dedicata ai momenti

di relax, un’esperienza multisensoriale nella doccia a pioggia con cromoterapia, sauna, bagno turco

con musica e profumi. Tra pavimenti in legno di rovere naturale, soffitto e pareti total white lisce ed

omogenee, il letto brilla da solista davanti alla parete materica sui toni naturali dell’argilla con

nicchie contenitive. L’altra ala dell’abitazione ospita la seconda zona notte, due grandi camere con

rispettivo bagno rivestito in legno, pareti verdi con vegetazione naturale e vasca in corian a centro

stanza.

Non mancano gli spazi esterni, due terrazze di 80 e 40 metri quadri, una dedicata alle cene mentre

l’altra adibita per servire dolci a fine serata o per gli aperitivi. Al centro dell’attico s’innalza una

torretta interamente in cotto con vista a 360° sulla città, uno dei punti più alti e panoramici di

Verona, a suo tempo adibita dal Maffei a osservatorio astronomico, oggi pensatoio con zona sigari e

musica.

L’intento, dice Michele Perlini, è stato quello di dare un piccolo apporto al benessere umano.

L’architetto non può mai dimostrare le cose, debbono lentamente dimostrarsi da sole agli altri. Il

risultato è affascinante, un progetto che riflette, nell’economia delle risorse, l’idea di bellezza. “Il

nuovo lusso è sinonimo di felicità, serve tempo da dedicare a se stessi, alla creatività, alla salute e al

vivere bene”.

Michele Perlini